GIOVEDI’ 21 ORE 15.30 S. ROSARIO - ORE 16 S. MESSA
SABATO 23 – ORE 18 S. MESSA
DOMENICA 24 – ORE 10.30 S. MESSA – ASCENSIONE DEL SIGNORE
GIOVEDI’ 28 – ORE 15.30 S. ROSARIO – ORE 16 S. MESSA
SABATO 30 – ORE 18 S. MESSA
DOMENICA 31 – ORE 10.30 S. MESSA - PENTECOSTE
Si comunica alla comunità che
chi volesse devolvere per la raccolta QUARESIMA DI FRATERNITA’ 2020
al progetto del CISV tramite la Diocesi
potrà effettuare un bonifico bancario sul c/c Parrocchia Assunzione di M. Vergine – Reaglie
IBAN IT29A0301503200000003351777 – CAUSALE: Quaresima di fraternità
Il parroco Don Carlo Collo il Consiglio affari economici e il Consiglio Parrocchiale
un cesto per la raccolta fraterna di generi alimentari
papa Francesco con una lettera il 25 Aprile invita a "riscoprire la bellezza di pregare il Rosario a casa nel mese di maggio. Lo si può fare insieme, oppure personalmente" a noi la scelta a seconda delle situazioni, valorizzando entrambe le possibilità.
Ci suggerisce che in ogni caso c’è un segreto per farlo: la semplicità. Ci offre, in aggiunta agli schemi di preghiera che si possono trovare su Internet, i testi di due preghiere alla Madonna, che potremo recitare al termine del Rosario sapendo che anche il santo padre le reciterà nel mese di maggio, spiritualmente unito a noi. Nella sua lettera papa Francesco conclude assicurandoci la sua preghiera e invitandoci a "contemplare insieme il volto di Cristo con il cuore di Maria, nostra Madre,[questo] ci renderà ancora più uniti come famiglia spirituale e ci aiuterà a superare questa prova."
cliccando qui trovi il testo integrale della lettera e le due preghiere.
"I discepoli erano pescatori: Gesù li aveva chiamati proprio nel lavoro. Andrea e Pietro stavano lavorando con le reti. Lasciarono le reti e seguirono Gesù (cfr Mt 4,18-20). Giovanni e Giacomo, lo stesso: lasciarono il padre e i ragazzi che lavoravano con loro e seguirono Gesù (cfr Mt 4,21-22). La chiamata è stata proprio nel loro mestiere di pescatori. E questo passo del Vangelo di oggi, questo miracolo, della pesca miracolosa ci fa pensare ad altra pesca miracolosa, quella che racconta Luca (cfr Lc 5,1-11): anche lì è successo lo stesso. Hanno avuto una pesca, quando loro pensavano di non averne. Dopo la predica, Gesù ha detto: “Prendete il largo” – “Ma abbiamo lavorato tutta la notte e non abbiamo preso nulla!” – “Andate”. “Fidandosi della sua parola – disse Pietro – getterò le reti”. Lì era tanta la quantità – dice il Vangelo – che “furono presi da stupore” (cfr Lc 5,9), da quel miracolo. Oggi, in quest’altra pesca non si parla di stupore. Si vede una certa naturalità, si vede che c’è stato un progresso, un cammino andato nella conoscenza del Signore, nell’intimità con il Signore; io dirò la parola giusta: nella familiarità con il Signore. Quando Giovanni vide questo, disse a Pietro: “Ma è il Signore!”, e Pietro si strinse le vesti, si gettò in acqua per andare dal Signore (cfr Gv 21,7). La prima volta, si è inginocchiato davanti a Lui: “Allontanati da me, Signore, che sono un peccatore” (cfr Lc 5,8). Questa volta non dice nulla, è più naturale. Nessuno domandava: “Chi sei?”. Sapevano che era il Signore, era naturale, l’incontro con il Signore. La familiarità degli apostoli con il Signore era cresciuta.
Anche noi cristiani, nel nostro cammino di vita siamo in questo stato di camminare, di progredire nella familiarità con il Signore. Il Signore, potrei dire, è un po’ “alla mano”, ma “alla mano” perché cammina con noi, conosciamo che è Lui. Nessuno gli domandò, qui, “chi sei?”: sapevano che era il Signore. Una familiarità quotidiana con il Signore, è quella del cristiano. E sicuramente, hanno fatto la colazione insieme, con il pesce e il pane, sicuramente hanno parlato di tante cose con naturalità. Questa familiarità con il Signore, dei cristiani, è sempre comunitaria. Sì, è intima, è personale ma in comunità. Una familiarità senza comunità, una familiarità senza il Pane, una familiarità senza la Chiesa, senza il popolo, senza i sacramenti è pericolosa.
Può diventare una familiarità – diciamo – gnostica, una familiarità per me soltanto, staccata dal popolo di Dio.
La familiarità degli apostoli con il Signore sempre era comunitaria, sempre era a tavola, segno della comunità. Sempre era con il Sacramento, con il Pane.
Dico questo perché qualcuno mi ha fatto riflettere sul pericolo che questo momento che stiamo vivendo, questa pandemia che ha fatto che tutti ci comunicassimo anche religiosamente attraverso i media, attraverso i mezzi di comunicazione, anche questa Messa, siamo tutti comunicanti, ma non insieme, spiritualmente insieme. Il popolo è piccolo.
C’è un grande popolo: stiamo insieme, ma non insieme.
Anche il Sacramento: oggi ce l’avete, l’Eucaristia, ma la gente che è collegata con noi, soltanto la comunione spirituale.
E questa non è la Chiesa: questa è la Chiesa di una situazione difficile, che il Signore permette, ma l’ideale della Chiesa è sempre con il popolo e con i sacramenti. Sempre.
[...]
È vero che in questo momento dobbiamo fare questa familiarità con il Signore in questo modo, ma per uscire dal tunnel, non per rimanerci.
E questa è la familiarità degli apostoli: non gnostica, non viralizzata, non egoistica per ognuno di loro, ma una familiarità concreta, nel popolo.
La familiarità con il Signore nella vita quotidiana, la familiarità con il Signore nei sacramenti, in mezzo al popolo di Dio.
Loro hanno fatto un cammino di maturità nella familiarità con il Signore: impariamo noi a farlo, pure.
Dal primo momento, questi hanno capito che quella familiarità era diversa da quello che immaginavano, e sono arrivati a questo.
Sapevano che era il Signore, condividevano tutto: la comunità, i sacramenti, il Signore, la pace, la festa.
Che il Signore ci insegni questa intimità con Lui, questa familiarità con Lui ma nella Chiesa, con i sacramenti, con il santo popolo fedele di Dio."
clicca qui per la versione integrale
La Libreria Editrice Vaticana ha diffuso gratuitamente on-line e per volontà di papa Francesco il testo digitale della Via Crucis 2020 che è stata presieduta dal Papa in Piazza San Pietro il 10 aprile, in occasione del Venerdì Santo.
Sempre attraverso la nuova pagina web della Libreria Editrice Vaticana è disponibile in forma gratuita, in formato digitale, il libro digitale con la parola di Papa Francesco “Forti nella Tribolazione”. Il volume viene costantemente aggiornato con gli interventi del Papa sulla pandemia.
cliccando qui si accede direttamente al sito per scaricare il file pdf del testo della "Via Crucis". mentre cliccando sull'immagine si accede al sito della libreria Editrice Vaticana per poter scaricare il libro Forti nella tribolazione in formato pdf
Cari Parrocchiani e amici,
le disposizioni del nostro governo fatte proprie dalla nostra e dalle altre diocesi per fondati motivi di salute pubblica ci chiedono quest’anno di fare un grande sacrificio: rinunciare alle celebrazioni comunitarie della Settimana Santa. Vi preghiamo quindi di usufruire delle celebrazioni teletrasmesse dal papa, dal nostro vescovo o da altri celebranti. Il Signore gradisca questo grande sacrificio e vi colmi delle sue benedizioni. Pertanto le celebrazioni della DOMENICA DELLE PALME, del GIOVEDI’ SANTO, del VENERDI’ SANTO e della VEGLIA PASQUALE non si terranno nella nostra parrocchia.
Don Carlo ricorda tutti voi, le vostre famiglie, i vostri piccoli e i cari anziani nelle sue celebrazioni private e vi manda un saluto e invoca su di voi la benedizione del Signore. Pace e bene!
1. Nella mia messa privata di ogni giorno vi ricordo, tutti e ciascuno. Ricordo voi e i nostri e vostri defunti. Chiedo al Signore che tenga lontano da voi questo morbo insidioso e, per alcuni, letale; guarisca i malati e dia a tutti la forza e la pazienza necessarie per affrontare e superare questa fase difficile della nostra vita.
Prego per il personale sanitario, medici, infermieri, volontari, autotrasportatori e tutte quelle e tutti quelli che ci servono con tanta generosa dedizione. Prego per i nostri governanti e per i loro consulenti chiamati a fare delle scelte difficilissime e impopolari per il bene di tutti. Prego per i vescovi e le loro scelte difficile e sofferte bersagliate da critiche ingenerose.
Ogni giorno recito anche la bella preghiera composta dal nostro Arcivescovo Cesare circostanziata a questa epidemia e altre belle preghiere analoghe come quella di Mons. Antonio Staglianò, (clicca qui per accedere) calabrese di origine e ora vescovo di Noto. Le trovate postate sul nostro sito parrocchiale http://www.parrocchiareaglie.it. Unitevi con me nella recita di queste preghiere.
Oltre a leggere le disposizioni del nostro Arcivescovo e il suo messaggio vi consiglio anche di leggere il massaggio del vescovo di Bergamo, zona duramente provata. È una lettera pacata, affettuosa e ben argomentata che spiega le difficili scelte dei nostri vescovi. Anche questa la trovate sul sito.
Ho chiesto al nostro bravo e valente Piero di postare anche il testo della messa della domenica, soprattutto per chi non ha un messalino o ha difficoltà a trovarvi la messa.
[clicca qui per la liturgia del giorno https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/ nb: cliccando sul giorno nel riquadro del calendario si accede al giorno del quale si desiderano visualizzare i testi].
È una bella occasione per leggere, meditare e far nostri questi bei testi di preghiera. Vi rammento la frase di San Tommaso d’Aquino “Virtus divina non est alligata sacramentis” “la virtù (salvifica) di Dio non è legata ai sacramenti” (STh III, q.72, a.6, ad 1), non per svalutare i sacramenti, ma per ricordarvi che il braccio paterno di Dio non è così corto da non poterci raggiungere anche al di fuori dei sacramenti. Il desiderio di comunicare con lui e con il Figlio suo Gesù nello Spirito Santo non è mai senza effetti. Ricorriamo alla comunione spirituale che in queste circostanze è provvidenziale. «Se uno mi ama, osserva la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui» (Gv 14,23).
Anche a Reaglie si seguono le indicazioni della Conferenza Episcopale Piemontese, che nel segno di una comune solidarietà con chi è più provato, ha confermato
la sospensione di ogni attività pastorale, riunione o altro, a carattere diocesano, zonale, parrocchiale con relativa chiusura degli oratori o luoghi parrocchiali a questo destinati;
pur invitando a lasciar aperte le chiese per la preghiera personale, mettendo a disposizione strumenti di preghiera. Raccomanda che si osservino le misure precauzionali già indicate. Ha inoltre disposto che
a partire da lunedì 9 marzo siano sospese tutte le celebrazioni delle sante Messe, festive e feriali, le altre celebrazioni liturgiche, riunioni di preghiera e pii esercizi quaresimali. I funerali potranno essere svolti in forma privata con la preghiera di commiato fatta all’aperto, in cimitero;
si sospenda la benedizione delle famiglie; si rimanga disponibili per ascoltare le confessioni, celebrando il sacramento fuori dal confessionale, tenendosi a debita distanza o con precauzione di idonea mascherina.
I Vescovi e i Sacerdoti ricevono con l’ordinazione la grazia e la missione dell’intercessione per il proprio popolo. Sono quindi invitati a celebrare personalmente, a mettere a disposizione strumenti e momenti con i nuovi mezzi della comunicazione per pregare e meditare.
Le comunità a noi affidate sappiano che la sospensione della preghiera comunitaria dell’Eucaristia è una grande privazione, possibile solo in un momento di grave pericolo per il bene di tutte le persone, in particolare degli anziani, mentre assicuriamo che preghiamo per loro e con loro.
Le presenti disposizioni entrano in vigore il 9 marzo 2020 e valgono fino a quando non venga disposto diversamente.
in ottemperanza alle raccomandazioni e disposizioni delle competenti autorità religiose e civili anche a Reaglie sono sospese e/o rimandate sia le iniziative parrocchiali che quelle del circolo NOI REAGLIE APS che si allineano alle raccomandazioni dell'arcivescovo e delle autorità.
Per ulteriori informazioni ed aggiornamenti si veda il sito della diocesi:
https://www.diocesi.torino.it/
e per seguire la Messa domenicale celebrata da ns arcivescovo
o il Rosario quotidiano
trasmessi in diretta streaming clicca qui
per aggiornamenti e informazioni e aggiornamenti
consultare anche la pagina del governo:
http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/homeNuovoCoronavirus.jsp
mercoledì 6 marzo – LE CENERI – S. MESSA ore 16 e ore 21 concelebrazione delle Ceneri
venerdì 8 marzo – ore 17 catechismo con celebrazione delle Ceneri
domeniche di QUARESIMA – 10, 17, 24, 31 marzo e 7 aprile ore 10 – LETTURE BIBLICA
giovedì di QUARESIMA 14, 21, 28 marzo e 4 ,11 aprile – ore 15:30 LETTURA LETTERA DEL VESCOVO
DOMENICA DELLE PALME – 14 aprile – ore 10 processione con rami ulivo
lunedì 15 aprile – Confessioni ore 17 – 19
martedì 16 aprile – Confessioni ore 17 – 19
mercoledì 17 aprile – Confessioni ore 17 – 19
giovedì 14 marzo ore 20:45 – nel Salone di Nostra Signora del S. Sacramento – incontro
giovedì 28 marzo ore 20:45 – nel Salone di Nostra Signora del S. Sacramento – incontro
domenica 7 aprile ore 15 – presso Istituto CENACOLO – Piazza Gozzano – ritiro quaresimale
ADULTI e GRUPPO CATECHISMO - PROGETTO CISV
Appuntamenti nella nostra parrocchia:
Domenica 13 gennaio 2019
OBIETTIVO:
ASSICURARE PER UN ANNO, AD UNA FAMIGLIA DI PROFUGHI COMPOSTA DA 5 PERSONE, UN MINIMO DIGNITOSO PER LA LORO VITA ORDINARIA ( € 1680)
Bambine e bambini dei Gruppi di Catechismo
Tutta la Comunità Parrocchiale è invitata a collaborare per offrire altri premi e vendere i biglietti
La presenza di Chiese cristiane etnicamente, linguisticamente, culturalmente e “liturgicamente” arabe nella zona della “Mezzaluna fertile”, (cioè nel territorio tra i fiumi Oronte ed Eufrate, a nord del deserto arabico)risale forse già al I° secolo d.C. Con alterne vicende quelle comunità sono convissute con la diffusione dell’Islam ( e con i contrasti all’interno dell’Islam stesso) fino alla fine di giugno 2014, quando, al confine tra Turchia, Siria e Irak , iniziò la “restaurazione del califfato” e iniziò l’Isil o Isis.
La conquista di Mosul da parte delle milizie jihadiste è stato un evento molto grave sia perché quella città è un importante centro di estrazione petrolifera, ma anche perché è sede di una fiorente comunità cristiana caldea, che nel 2003 contava 35.000 fedeli, dopo dieci anni era ridotta a 3000 e ora non esiste più. Infatti tutti i cristiani hanno abbandonato le loro case a Mosul, hanno subito furti, violenze e minacce di morte se avessero osato ritornare nelle proprie terre. I 21 luglio 2014 a Bagdad è stata celebrata una messa per pregare per i cristiani perseguitati , a cui hanno partecipato per solidarietà anche molti musulmani che portavano cartelli con scritto “sono un iracheno, sono un cristiano”. ( Avvenire29 luglio 2914)
Oltre 150 i bambini morti per mancanza di assistenza medica e scarsità di cibo tra il milione di profughi che hanno lasciato nel mese di giugno 2014 le loro case nel nord dell’IRAK davanti alla offensiva jihadista. ( Masrur Aswad - Alto Commissione per i Diritti Umani di Bagdad) In un’altra relazione segnala inquietanti reclutamenti e gravi violazioni dei diritti dei bambini .
Alcune centinaia di cristiani hanno manifestato a Dohuc, nel Kurdistan iracheno, per protestare contro la loro espulsione dalla zona di Mosul “Siamo qui per chiedere alla comunità internazionale di mettere fine a questa ingiustizia” ( Farid Yacub, Movimento Assiro Democratico) ( Avvenire 30 luglio 2014)
A Sua Eccellenza
il Sig. Ban Ki-moon
Segretario Generale
Organizzazione delle Nazioni Unite
È con il cuore carico e angosciato che ho seguito i drammatici eventi di questi ultimi giorni nel nord Iraq, dove i cristiani e le altre minoranze religiose sono stati costretti a fuggire dalle loro case e assistere alla distruzione dei loro luoghi di culto e del patrimonio religioso. Commosso dalla loro situazione, ho chiesto a Sua Eminenza il Cardinale Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, che ha servito come Rappresentante dei miei predecessori, Papa San Giovanni Paolo II e Papa Benedetto XVI, presso il popolo in Iraq, di manifestare la mia vicinanza spirituale e di esprimere la mia preoccupazione, e quella di tutta la Chiesa cattolica, per la sofferenza intollerabile di coloro che desiderano solo vivere in pace, armonia e libertà nella terra dei loro antenati.
Con lo stesso spirito, scrivo a Lei, Signor Segretario Generale, e metto davanti a lei le lacrime, le sofferenze e le grida accorate di disperazione dei Cristiani e di altre minoranze religiose dell’amata terra dell’Iraq. Nel rinnovare il mio appello urgente alla comunità internazionale ad intervenire per porre fine alla tragedia umanitaria in corso, incoraggio tutti gli organi competenti delle Nazioni Unite, in particolare quelli responsabili per la sicurezza, la pace, il diritto umanitario e l’assistenza ai rifugiati, a continuare i loro sforzi in conformità con il Preambolo e gli Articoli pertinenti della Carta delle Nazioni Unite.
Gli attacchi violenti che stanno dilagando lungo il nord dell’Iraq non possono non risvegliare le coscienze di tutti gli uomini e le donne di buona volontà ad azioni concrete di solidarietà, per proteggere quanti sono colpiti o minacciati dalla violenza e per assicurare l’assistenza necessaria e urgente alle tante persone sfollate, come anche il loro ritorno sicuro alle loro città e alle loro case. Le tragiche esperienze del ventesimo secolo, e la più elementare comprensione della dignità umana, costringe la comunità internazionale, in particolare attraverso le norme ed i meccanismi del diritto internazionale, a fare tutto ciò che le è possibile per fermare e prevenire ulteriori violenze sistematiche contro le minoranze etniche e religiose.
Fiducioso che il mio appello, che unisco a quelli dei Patriarchi Orientali e degli altri leader religiosi, incontrerà una risposta positiva, colgo l’occasione per rinnovare a Vostra Eccellenza i sensi della mia più alta considerazione.
Franciscus
Dal Vaticano, 9 agosto 2014
Il Papa ha ricordato nell’udienza del mercoledì tutti coloro che soffrono negli scenari di guerra ( Iraq in testa) ricordando che ad essere perseguitati non sono solo i cristiani. “ E’ vero i cristiani soffrono, ci sono tanti martiri. Ma ci sono uomini, donne, bambini, minoranze religiose non tutte cristiane, e tutti sono uguali davanti a Dio” ( Avvenire 21 agosto 2014)