"la pratica cristiana dei giubilei ha inizio nell'Antico Testamento e ritrova la sua continuazione nella storia della Chiesa" (Tertio Millennio Adveniente, 11).
Il testo fondante del giubileo Biblico è Levitico 25,10
"Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nel paese per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e nella sua famiglia"
Per capire la vera natura del Giubileo occorre partire dal Sabato [Shabbat] e attraverso l'Anno Sabbatico giungere al Giubileo:
Quindi parliamo di "un sabato, un sabatissimo e un super sabatissimo" (C. De Sante).
Il sabato [yom shabbat] in onore del Signore è il giorno della cessazione [dal lavoro] a immagine di Dio creatore che si è riposato e dell'uscita dalla schiavitù d'Egitto.
L'anno sabbatico [shenat shabbaton], descritto in Lv 25,2 ("Quando entrerete nel paese che vi do, la terra dovrà avere il suo shabbat consacrato al Signore"), è nell'arco dei sette anni quello che il giorno sabbatico è nell'arco della settimana [shavua].
"il settimo anno sarà come sabato, un riposo assoluto per la terra, un sabato in onore del Signore; non seminerai il tuo campo e non poterai la tua vigna. 5 Non mieterai quello che nascerà spontaneamente dal seme caduto nella tua mietitura precedente e non vendemmierai l'uva della vigna che non avrai potata; sarà un anno di completo riposo per la terra. 6 Ciò che la terra produrrà durante il suo riposo servirà di nutrimento a te, al tuo schiavo, alla tua schiava, al tuo bracciante e al forestiero che è presso di te; 7 anche al tuo bestiame e agli animali che sono nel tuo paese servirà di nutrimento quanto essa produrrà".
Ed eccoci al Giubileo [shenat jôbel] ... Lv 125 11-17:
"Il cinquantesimo anno sarà per voi un giubileo; non farete né semina, né mietitura di quanto i campi produrranno da sé, né farete la vendemmia delle vigne non potate. 12 Poiché è il giubileo; esso vi sarà sacro; potrete però mangiare il prodotto che daranno i campi. 13 In quest'anno del giubileo, ciascuno tornerà in possesso del suo. 14 Quando vendete qualche cosa al vostro prossimo o quando acquistate qualche cosa dal vostro prossimo, nessuno faccia torto al fratello. 15 Regolerai l'acquisto che farai dal tuo prossimo in base al numero degli anni trascorsi dopo l'ultimo giubileo: egli venderà a te in base agli anni di rendita. 16 Quanti più anni resteranno, tanto più aumenterai il prezzo; quanto minore sarà il tempo, tanto più ribasserai il prezzo; perché egli ti vende la somma dei raccolti. 17 Nessuno di voi danneggi il fratello, ma temete il vostro Dio, poiché io sono il Signore vostro Dio".
Quattro sono quindi gli imperativi dell'anno giubilare alcuni dei quali comuni all'anno sabbatico e al sabato:
in una parola si doveva tornare a vivere come fratelli.
Questa è la condizione per "abitare la terra" (Levitico 25,18).
Diversamente le ingiustizie, le divisioni e le lotte la renderebbero inabitabile, e la sorte dell'uomo sarebbe l'esilio.
Nella teologia dell'anno giubilare si concentra tutta una molteplicità di temi biblici e spirituali che da sempre hanno alimentato e continuano ad alimentare la vita del popolo ebraico. Tra i più importanti di questi aspetti sono da ricordare i seguenti:
1. Solo Dio è proprietario della terra:
Facendo shabbat, la terra viene sottratta al possesso dell'uomo, alla sua pretesa di dominarla.
"La terra è mia e voi siete presso di me come forestieri e pellegrini" (Levitico, 25 23): nella terra l'uomo è "forestiero" e "inquilini" nel senso che ne è ospite in quanto ospitato da Dio che ne è l'unico e legittimo proprietario.
2. La gratuità:
Se l'uomo vive in una terra che non è sua ma di Dio, egli vive in forza di una gratuità che proviene dall'amore disinteressato di Dio:
"La terra produrrà frutti, voi ne mangerete a sazietà e vi abiterete tranquilli. Se dite: Che mangeremo il settimo anno, se non semineremo e non raccoglieremo i nostri prodotti?,io disporrò in vostro favore un raccolto abbondante per il sesto anno ed esso vi darà frutti per tre anni" (Levitico 25, 19-21).
3. La giustizia:
Se la terra è dono che Dio destinata a tutti e per tutti ogni volontà umana di accaparramento che contrasti con questa destinazione universale è peccato contro Dio e contro il prossimo.
La giustizia, cuore del messaggio biblico e soprattutto profetico, richiede di riconoscere l'amore gratuito di Dio nel mondo e di assecondarlo assumendolo come principio del proprio agire e del proprio essere.
Per questo, secondo i profeti, è "dalla giustizia", cioè dall'agire giusto, che fiorisce "la pace", la pienezza dei beni per tutta l'umanità (cfr Isaia 32, 15-20).
4. La fine delle disuguaglianze e delle ingiustizie:
L'affermazione che la terra è di Dio, richiede il superamento di tutte le forme di sfruttamento e di sperequazione, quelle che riguardano i beni della terra "le terre non si potranno vendere per sempre" Lv 25,23) evitando l'accumulo di proprietà in poche mani, il latifondismo e soprattutto quelle che riguardano il dominio l'uomo nei confronti dell'altro uomo. "54 Se [il fratello Israelita venduto come schiavo] non è riscattato in alcuno di quei modi, se ne andrà libero l'anno del giubileo: lui con i suoi figli. 55 Poiché gli Israeliti sono miei servi; miei servi, che ho fatto uscire dal paese d'Egitto. Io sono il Signore vostro Dio» cioè le forme di possesso dell'altro uomo, la schiavitù.
5. Il perdono:
L'affermazione secondo cui l'anno giubilare richiama ed esige il perdono, coincidendo il suo inizio con la celebrazione di yom kippur, la grande festa della riconciliazione: "Al decimo giorno del settimo mese... nel giorno dell'espiazione, farete squillare la tromba per tutto il paese" (Levitico 25, 9). L'anno giubilare istituisce la possibilità di un nuovo inizio, perché spezza non solo il determinismo delle sperequazioni sociali ma quello della stessa colpa.
La tromba shofar con cui si annunciava questo anno particolare era ricavata da un corno d'ariete, in ebraico Yobel.
Il termine, da cui deriva la parola Giubileo, nel linguaggio scritturistico inizialmente indicava l'ariete o il caprone, poi il corno del caprone e infine la tromba fatta con il corno stesso.
Preghiera del mitzvah recitata ascoltando il suono dello shofar
Baruch attah, //Adonai elohenu, // melech haolam, // ahsher kidshanu // bemitzvotav vtzevanu // lishmoah kol shofar
Benedetto sei Tu, // Signore Dio nostro, // Re dell'universo, // che ci fai santi con le mitzvot [precetti] // e ci chiami ad ascoltare il suono dello shofar.
6. La reintegrazione del mondo o realizzazione messianica:
L'affermazione secondo cui l'anno giubilare richiama l'instaurazione dell'era messianica, in cui cesseranno tutte le sofferenze e le violenze.
Se per un verso questa epoca acquista i tratti di un futuro sempre più lontano, scandito sul ritmo dei millenni ai quali seguirà l'anno giubilare del cinquantesimo millennio, per l'altro più propriamente essa coincide con il ritorno alle origini, con il realizzarsi della terra del progetto di Dio.
È difficile sostenere che tutte le richieste del giubileo ebraico siano state sempre e dovunque onorate in Israele, ma rimane vero che il giubileo ebraico "resta nella storia umana come magnifico ideale a cui ispirarsi per la costruzione di una società fondata sulla fraternità, sulla dignità della persona umana, sulla giustizia e sulla condivisione della terra e dei beni della terra" (G. De Rosa, 18).
Benedetto sia Dio, Padre nostro e Padre di tutti,
che ci illumina e ci fa vivere
con la sua parola di verità e di vita!
A.M.D.G.
(Compilato da d. Carlo Collo avvalendosi di fonti tra cui gli scritti di Maria Guarini e di Giuseppe De Rosa)
NB: Il lettore volenteroso che desidera leggere i testi biblici principali sul sabato, sull'anno sabbatico e sul giubileo, potrà avvalersi della raccolta di testi veterotestamentari qui allegata.
È altamente raccomandabile rintracciare i testi antologici nella Bibbia, per leggerli nel loro contesto!